domenica 22 aprile 2012

Ecco perché non voterò Cialente.


Gli alloggi ghiotti di Sant'Antonio, dove vivono molti notabili
Torno a scrivere dopo molto, distratto dalle quotidiane rogne di un terremotato, e le paturnie generali di un italiano medio.

Ci avviciniamo alle prime elezioni post sisma, ne seguiranno penso molte altre (purtroppo), ma adesso, tre anni dopo, possiamo iniziare a tirare le somme.

Mi viene in mente come attualmente nelle aule di tribunale un nostro dotto concittadino parli di "rassicurazionismo" per quello che riguarda la protezione civile e i messaggi distorsivi lanciati prima del sisma e gli effetti nefasti che hanno avuto sulla popolazione. La stessa cosa mi pare stia accadendo per le elezioni, il sentire in strada gira sulla litania "rivoterò Cialente perché già conosce le carte, uno nuovo se le dovrebbe studiare da capo"... 

Un messaggio rassicurante serpeggia tra la gente dicendo che è tutto tranquillo, che peggio di così non può andare, che è meglio non pensare che le cose possono degenerare, che tutto potrà solo migliorare.

Non sono d'accordo, io non voterò Cialente per le seguenti ragioni:

1. è lui che ha individuato le 19 new towns, è lui che pensa di destinare una parte di queste agli studenti, è lui che quindi non ha interesse a far ricostruire le seconde case o le prime case non adibite ad abitazione principale, distruggendo così l'università (i dinieghi del Comune sono numerosi).
2. ho paura che nei prossimi cinque anni avremo altri 10 auditorium, provvisori, collocati in spazzi assurdi, costosi milioni di euro (ma 'sti architetti solo ponti e auditorium sanno fare?!) alla faccia di teatri da ricostruire e/o da finire di costruire, di quelli di carta mai "accesi" e di quelli regolarmente già attivi.
3. non voglio l'imbarcadero a Paganica.
4. non voglio che in centro siano ricostruite facciate di palazzi e mega strutture grazie alla sommatoria delle cubature di più palazzi da abbattere.
5. penso che il mercato (anch'esso costosissimo) li dove è messo sia una follia; voglio dire, entrando a Pescara incontri le grandi torri Camussi, entrando a L'Aquila (con tutto il rispetto per i commercianti) incontri le bancarelle, le considerazioni sono facili. In tutto questo ignorando totalmente, tra l'atro, che un mercato, se non si trova nel centro di un territorio non può che considerarsi rionale.
6. è lui che lascia che una costruzione agibile come l'asilo di via Duca Degli Abruzzi sia occupato e paga nel frattempo a privati (amici) decine di migliaia di euro per affitti degli uffici comunali.
7. è lui a pensare di destinare una quota degli alloggi del progetto C.A.S.E. a non si sa quali "artisti, ricercatori che verrano da fuori"; è una pensata che definire bohemien è una gentilezza, mi pare priva di qualunque concretezza e fuori da qualsiasi pensiero organico di ricostruzione di una città.
8. mitica la sua testimonianza al processo grandi rischi e la sua lettera di "vicinanza" a Bertolaso indagato.
9. perché mi ha sempre fatto tristezza la tenda vuota del PD, e poi il conteiner vuoto del PD, e so che anche se adesso sono tutti del Pd, poi torneranno vuote.
10. è il più berlusconiano dei candidati sindaci, evidentemente la vicinanza ha fatto effetto.

Ce sono altri di motivi ma spero che mi scriviate per convincermi che sbaglio, e magari per farmi capire che sarebbe la scelta giusta, e sarei contento anche di più se mi deste altri motivi per scegliere qualunque altro dei sette candidati.

Non vi adagiate sulle scelte già fatte, il bello inizia adesso.

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