sabato 7 agosto 2010

Gli indifferenti

Caldo e pioggia, pioggia e caldo.
Ultimi impegni di lavoro e settimana prossima si parte per il mare.
Agosto è un mese troppo complicato in Italia per noi comuni mortali, meglio pensare agli ombrelloni ed alle granite.
Non pensiamo al parlamento, dove intanto si trama, si decide il nuovo conduttore dello show, si ricontano le ballerine mentre il nano sta in un angolo a guardare tutti in cagnesco, tenendo la frusta stretta tra i denti.
Non preoccupiamoci del fatto che nell'abruzzese contado saltano teste (vuote) in regione e si decide che le autonomie locali valgono solo per la Lega, non curiamoci del fatto che con un ministero per la deregulation (nome che solo un idiota poteva mettere ad un ministero) si rincara la dose di burocrazia con altri due (vice)commissari per la ricostruzione.
Ci ripensiamo a settembre. Un'altra estate di lavori in edilizia sarà finita, vedremo i primi effetti sull'economia delle tasse maggiorate, delle prime rate di mutuo sulle macerie di casa (anch'esse maggiorate) e vedremo come sarà essere terremotati con crisi economica e di governo tutt'assieme.
L'importante é non rompere le scatole, ritagliarsi una normalità nella follia, far finta che si possa andare avanti tranquillamente, scansare le situazioni brutte e far finta di nulla.
D'altronde, se non ti è capitato il problema dei soldi che ora impegni per pagare l'affitto della capanna dove eserciti la tua terremotata professione e che ora devi spendere per pagare il mutuo sulla tua bottega distrutta, perché te ne dovresti preoccupare? E poi in agosto?
L'altro giorni ho ascoltato due signore in un centro commerciale (@##!!): discutevano di un'altra signora che aveva rifiutato un affitto a Lucoli perché troppo lontana; le due erano concordi nel condannare la sconosciuta terremotata viziata.
Non si pensa alle persone, non ci si immedesima più, non si pensa che magari una ottantenne aquilana senza patente, a Lucoli, non saprebbe come fare, che una madre con un figlio portatore di handicap avrebbe enormi problemi, che una giovane donna con un lavoro precario dall'altra parte del comprensorio non spenderebbe lo stipendio in benzina e così via... non siamo nemmeno più comprensivi con i nostri concittadini.
Perdonate lo sfogo (lo so che ci sono pure tanti delinquenti a che prendono il C.a.s. e stanno a C.A.S.A., o peggio) ed accettare un consiglio sulla lettura da ombrellone: "gli indifferenti" di Moravia, vi basterà avere un pò di fantasia per fare i giusti paralleli con la situazione che viviamo.
Preparatevi tutti, fortunati e non, perché pioverà m**** e non basterà aprire l'ombrello.
Buone vacanze.




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