mercoledì 14 luglio 2010

Calma e gesso...

Per inciso il processo del Vajont si fece a L'Aquila
Ritorno ancora su qualcosa di già scritto, proprio lo stesso post "non ci sono i soldi (per noi)" ma questa volta per legarlo alla notizia di ieri sulla proposta del capogruppo regionale del Pdl Gianfranco Giuliante. In quelle mie considerazioni in libertà, aperte dalla elencazione delle attuali accise sul carburante, volevo in sostanza sostenere che dove c'è la volontà politica si trovano i soldi e che a riprova di ciò esistono disparità di trattamento sfacciate.
L'idea della accisa sulla benzina è però come la scoperta dell'acqua calda e credo non funzioni, semplicemente perchè non lo faranno.
Non aggiungeranno accise, e me lo auguro con tutte le forze, perchè ci manca solo che la benzina costi ancora di più per mettere in ginocchio questo paese e non ci daranno, per esempio, le 10 lire che spetterebbero al Vajont, nonostante il Sindaco di Longarone abbia detto di non aver ricevuto nulla, di non averne comunque più bisogno, e di averlo formalmente fatto presente al governo 2 anni fa. 
La verità è che non si sa cosa effettivamente si finanzia con queste accise a distanza di anni, visto che l’attuale livello delle stesse sui prodotti petroliferi è fissato dal decreto legislativo 504 del 1995, e le varie vicende storiche che si sono succedute servono solo a spiegare come si è giunti nel tempo all’attuale livello di imposizione.
Non voglio poi nemmeno immaginare che fine farà una richiesta come questa veicolata da "TG"5&company...
Due considerazioni però vanno fatte: prima di tutto il Pdl regionale e provinciale ammette finalmente che i soldi per la ricostruzione non bastano; secondo poi, la richiesta in se, ove proponibile per l'I.v.a. sulle accise, non è da condannare a prescindere, ma andrebbe ponderata con un attimo di calma e valutata da tutta la cittadinanza, visto che grazie ai "Tg" che ci ritroviamo già siamo visti come degli ingrati scrocconi e che di proposte di legge di iniziativa popolare, con ben più delle 50.000 firme di legge, ce ne sono da anni pile in parlamento a far polvere negli scaffali.
Insomma in un mondo "ideale" il Governo  dovrebbe raccogliere le istanze del popolo, quelle quelle che ritiene meritevoli, realizzare gli strumenti normativi in parlamento per rispondere e trovare i soldi, nell'Italia di oggi la politica giudica sovversivi i cittadini che protestano per i propri diritti, li picchia, li criminalizza alla Tv e poi fa il comodo che gli pare...  stiamo a vedere cosa ne viene fuori e teniamo le dita incrociate.

Nessun commento:

Posta un commento