giovedì 29 luglio 2010

Ad reprimenda audacia aquilanorum


Non ci volevo credere e poi ho avuto molto da fare... fa caldo... ma poi l'ho visto in tv e sono rimasto di mm...ghiaccio!
Strano che non si sia messo il cascone dei pompieri per annunciare che rimanderà la Protezione Civile a L'Aquila, avrà pensato che sti ca**o di aquilani hanno rotto i co****ni e che adesso rimanda giù Guidone che ci pensa lui. Ma non doveva poi venire a manifestare contro di noi!? Cioè prima si manifesta e poi manda Guido?! Il contrario!? Bha!
Sarà che c'ha un cacchio di periodo difficile... Gianfranco e suoi seguaci comunisti, i Giudici comunisti, la Nato comunista, geometri, camerieri, cani, gatti comunisti... e poi Bertinotti non fa nemmeno il 4% !?... non capisco nulla di sondaggi!
La verità è che Berlusconi vede la sua fine vicina e tira fuori gli artigli per mettere paura e non far vedere la sua misera condizione.
Ci teme, ci ha fatto pestare, ci ha censurati, ha violato le nostre vite e le nostre terre, offeso i nostri morti con i suoi spergiuri e noi siamo ancora qui a gridare, anzi siamo più determinati di prima, in buona compagnia a dare piccio al governo del "fare".
Torna la Protezione Civile (come se se ne fosse mai andata, ma questo è discorso a parte), così ha annunciato davanti alle telecamere, ma speriamo smentisca dicendo di non averlo mai detto...
Questa è una mossa prevedibile, data l'incapacità del governo di gestire il post sisma, il bisogno di far tacere la verità, di seppellire i problemi, i malaffari e le incapacità, la necessità di non avere voci discordanti nel copione.
Berlusconi non sa nemmeno che gente siamo, non gli è mai interessato, non ha mai parlato con noi, è sempre venuto a visitare set televisivi con comparse, non si è mai confrontato con chi la pensava diversamente, non lo sa fare come la maggior parte dei politi che ci ritroviamo.
Detto per inciso poi, secondo me, gli stiamo proprio antipatici a prescindere perché quando è venuto qui è bastato il freddo a stenderlo...
Mi ricorda "l'autunno del patriarca"di Marquez, è sempre più solo, sempre più paranoico, tanto più solo e paranoico quanto potente ed in declino, sempre più lontano dalla realtà, al sicuro tra le sue mura sorvegliate; sempre più lontano dalla Costituzione e dalle legge, cerca di imporsi come un dittatore, o peggio come un capitano di industria di altri tempi.
Sono contento di aver letto sui social network ed i blogs le reazioni di molti, aver sentito la rabbia, lo sdegno di chi, nemmeno trentenne, non vuol farsi scippare il futuro dal "ghe pense mi" un settantatreenne agli ultimi colpi di coda.
Non possiamo tollerare l'onta, l'insulto del "fatevi da parte che non siete capaci", di questo continuo spodestamento di competenze proprie che, si badi, è sempre una punizione e non un aiuto, l'ennesimo trattamento impari di fronte agli altri trascorsi terremoti, ancora in peggio;  nemmeno io abdico!
L'Aquila non è il Friuli, non è Assisi, Foligno, le Marche, il Molise... siamo un capoluogo di regione con una Storia che non morirà, non lo permetteremo, che sopravviverà al povero Silvio, a Guido ed a noi tutti. Vorrei però che fra 30 anni su Berlusconi non debba pesare quello che nel frattanto è stato fatto qui, quella è una responsabilità che deve essere mia.


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